Dalla pausa pranzo all’online: i food trend da tenere d’occhio

Dal boom dell’e-commerce e del food delivery allo smart working, che ha fatto (ri)scoprire la pausa pranzo agli italiani, dalla crescente attenzione al proprio benessere fino alla sostenibilità ambientale:la pandemia sanitaria e le misure per il suo contenimento hanno stravolto l’industria alimentare e della ristorazione, modificando gusti e abitudini dei consumatori.

Sono nati nuovi food trend legati all’acquisto e al consumo di cibo, che hanno spinto le aziende ad accelerare il più rapidamente possibile per stare al passo con nuove esigenze e richieste.

Nuovi trend e opportunità

L’emergenza sanitaria, insomma, ha anche creato nuove opportunità per le imprese che hanno saputo reagire al cambiamento in tempi rapidi.

Secondo il Food Industry Monitor elaborato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, i ricavi food delle aziende italiane cresceranno del 5,8% nel 2021 e del 5,9% nel 2022: più del Pil nazionale, il cui incremento è stimato a 4,2% quest’anno e 4,4% il prossimo.

Non solo: l’80% delle aziende intervistate aumenterà gli investimenti in sostenibilità nei prossimi tre anni, segno che uno dei food trend più rilevanti attualmente in atto nel comparto della ristorazione è una tendenza ormai stabile.

Google Trends: 5 tendenze di consumo

Fare acquisti convenienti rispettando al contempo certi valori etici: secondo Google Trends questa sarà la grande sfida alla quale aziende e retailer devono prepararsi.

Il motore di ricerca ha infatti analizzato migliaia di dati di ricerca relativi al retail in 23 mercati in Europa, Medio Oriente e Africa, individuando le cinque principali tendenze dei consumi che dureranno sicuramente per il tutto il 2021 e probabilmente anche oltre.

Il risultato? I consumatori:

  1. Guardano le vetrine ma online: con negozi e ristoranti chiusi durante il lockdown, il web è diventato sempre più una fonte di ispirazione. Anche se ora i consumatori sono tornati a spendere nei negozi fisici, sarà sempre fondamentale curare la propria presenza online.

  2. Valutano attentamente da chi acquistare: i consumatori avranno sempre più consapevolezza riguardo a brand, aziende e negozi da cui effettuano acquisti. In lockdown hanno imparato a sostenere le attività di quartiere ma cresce anche l’attenzione al lato sostenibile, sociale ed etico delle aziende, che devono però dimostrarlo in modo concreto.

  3. Si aspettano di fare acquisti ancora più convenienti: data l’incertezza economica del periodo, aumentano le ricerche di occasioni e codici promozionali durante gli acquisti.

  4. Si aspettano diverse opzioni di consegna per ogni prodotto: durante il lockdown tutti abbiamo dovuto fare ricorso agli acquisti online. Il trend continuerà, inglobando anche prodotti di nicchia o categorie merceologiche che prima difficilmente erano reperibili su internet.

  5. Continueranno a generare una domanda che varia nel tempo: nessuno ha la sfera di cristallo e viste le continue incertezze è lecito aspettarsi che le esigenze dei consumatori in termini di acquisti rimarranno poco prevedibili.

Tra smart working e food delivery

Ai trend sopra citati dobbiamo aggiungerne altri: in primis, la riscoperta di una pausa pranzo più lenta e godibile. Moltissimi dipendenti sono stati o sono tuttora in smart working e la tendenza confermata da parte delle grandi aziende è proseguire con un modello flessibile, che alterna presenza in ufficio a lavoro da casa.

C’è poi il boom del food delivery, e la conseguente nascita delle cosiddette dark kitchen, cioè le cucine senza ristorante nate appositamente per la consegna di cibo a domicilio. E ovviamente tutto il tema della sostenibilità ambientale, declinato in vari modi: dai menù a base di specialità vegetali al boom del foraging, dalla lotta allo spreco alimentare alla riduzione della plastica.

Le nuove tendenze secondo Elior

Come azienda di ristorazione collettiva, Elior è stata chiamata in prima persona a dare risposte rapide ed efficaci: dalle mense scolastiche ai ristoranti aziendali, dalle opzioni per i dipendenti in smart working fino a nuovi format flessibili e personalizzabili al massimo dai clienti.

Il tutto rispettando la nostra mission, ovvero mangiare bene in modo sostenibile, riducendo al massimo lo spreco di cibo, preparando piatti gustosi ed equilibrati costruiti sui principi della Dieta Mediterranea.

La grande difficoltà di ogni azienda in questo momento così delicato è trovare il giusto equilibrio tra l’esigenza di pianificare a lungo termine e la capacità di dare risposte rapide ed efficaci non appena cambia la domanda.

Nel nostro caso, l’esempio più lampante in tal senso è la linea iColti in Tavola: sei linee di menù con 400 ricette buone, gustose, equilibrate e adatte a tutti, inclusi celiaci, intolleranti, attenti alla linea, sportivi.

Grazie alla conservazione dei piatti in atp, abbiamo allungato la shelf line dei prodotti riuscendo a garantire una varietà di proposte più ampia di qualunque mensa aziendale tradizionale. E soprattutto replicabile in format diversissimi tra loro per dimensione, budget, orari e modalità di fruizione: dal Market iColti in Tavola ai locker intelligenti come Food360 Urban, fino a welfare@home, il delivery aziendale per i dipendenti in smart working.