Guida galattica all’educazione alimentare per bambini e adulti

Cos’è l’educazione alimentare? Perché se ne parla tanto? A chi serve, ai bambini, agli adulti o a entrambi? Quali sono i luoghi e i momenti giusti in cui proporla: a scuola o in famiglia? E con quali progetti? Come si svolge un percorso di educazione alimentare con i bimbi?

Iniziamo questa guida con una serie di domande: sono i dubbi più frequenti quando si parla di educazione alimentare. Che siate educatori, insegnanti, genitori o semplicemente curiosi di scoprire perché varrebbe davvero la pena investire su ottimi progetti di educazione alimentare a tutte le età, e in particolare durante l’infanzia, abbiamo strutturato questo articolo per voi: didascalico, completo e speriamo utile!

Cos’è l’educazione alimentare

Partiamo da una definizione: l’educazione alimentare rappresenta il primo e più efficace strumento di prevenzione a tutela della salute. Non lo diciamo noi ma il Ministero della Salute Italiano, che a sua volta si basa sui dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), secondo cui la salute è “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità”.

Educare a una sana e corretta alimentazione, quindi, contribuisce a mantenere lo stato di salute e a prevenire le malattie: ecco perché è prioritario attuare programmi di educazione alimentare.

Una necessità che non riguarda solo i bambini: l’educazione alimentare è utile anche nella grande età perché un buono stato nutrizionale è dato dal cibo che mangiamo, dai nutrienti che contiene e dalla nostra capacità di digerirli, assorbirli e utilizzarli.

Insomma, a chi serve l’educazione alimentare? A tutti, indipendentemente dalla data di nascita!

Quali sono le giuste abitudini alimentari

Stiamo bene quando mangiamo sano: cosa significa nel concreto? Nessun alimento preso singolarmente contiene tutti i nutrienti necessari, quindi la prima e più importante regola è variare la dieta il più possibile.

Come regolarsi e a quali alimenti dare priorità? In Italia siamo fortunati perché abbiamo la regola aurea dell’educazione alimentare, una mappa in grado di guidarci alla perfezione: si chiama Dieta Mediterranea e rappresenta non un semplice elenco di ingredienti ma un vero e proprio stile di vita fondato sulle abitudini alimentari dei Paesi affacciati sul Mediterraneo.

Un altro aiuto arriva dalla regola dei cinque colori del benessere o della salute: portare in tavola frutta e verdura di diversi colori significa fare il pieno di vitamine, sali minerali e altre sostanze nutritive fondamentali per la nostra salute.

L’importanza dello sport

Un regime alimentare sano ed equilibrato è la base di una vita in salute ma da solo non basta: c’è bisogno di un altro pilastro fondamentale, ovvero lo sport!

Uno stile di vita sedentario, infatti, rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza di numerose malattie croniche. Un buon percorso di educazione alimentare deve mettere in luce anche questo aspetto: muoviamoci ogni volta che ne abbiamo l’occasione, camminiamo, usiamo la bicicletta per spostarci, stiamo all’aria aperta, passeggiamo in montagna, nei boschi e ovviamente coltiviamo una passione sportiva da praticare in prima persona. Nuoto, atletica, sport di squadra, yoga, pilates, corsi di ogni genere e gusto: possiamo davvero fare di tutto!

Educazione alimentare per bambini

Quando si tratta di educazione alimentare il primo pensiero corre ai bambini: la maggior parte dei progetti messi in campo da istituzioni, enti, scuole e organizzazioni si rivolge a loro, perché i piccoli di oggi sono gli adulti di domani. E siccome nessuno come un bambino è così bravo a imparare senza (apparentemente) fare sforzi, insegnare loro a mangiare in modo sano e variegato, a non temere certi alimenti solo per il loro colore o la consistenza e ad assaggiare sempre tutto, è l’investimento migliore che una società possa fare.

I nostri progetti di educazione alimentare per bambini

In Elior ci crediamo così tanto che nel corso degli anni abbiamo sviluppato tantissimi progetti di educazione alimentare per bambini, andando spesso anche nelle scuole con Funny Food, la nostra filosofia educativa che parte dall’aspetto ludico del cibo per insegnare ai bambini ad amarlo, conoscerlo e considerarlo una parte importantissima della loro vita.

Come si svolge il percorso di educazione alimentare con i bambini e quanti sono i metodi di educazione alimentare? Tantissimi, vediamo qualche esempio.

Il Mondo in un Piatto è il nostro progetto di educazione alimentare digitale per le scuole primarie: l’abbiamo strutturato in modo da essere fruibile anche nel caso in cui la classe sia in dad, attraverso una serie di video interattivi integrati con nozioni di arte, storia, geografia, usi e costumi nel mondo per spiegare da dove arrivano, a cosa servono e come si cucinano classi di alimenti come i cereali, i legumi, frutta e verdura.

Mettere nel piatto i giusti alimenti

Una parte fondamentale dei nostri progetti di educazione alimentare parte proprio da quel che mettiamo nel piatto: lo scopo è far conoscere i giusti alimenti ai bambini, farglieli toccare, annusare, manipolare, cucinare, in modo che imparino a non temerli e si sentano sicuri nell’assaggiarli.

Per esempio, prima che l’emergenza sanitaria irrompesse nelle nostre vite abbiamo organizzato quattro percorsi di educazione alimentare nelle scuole di Pisa per diventare consumatori consapevoli, laboratori didattici alla scoperta di Dop e Igp italiane, progetti ad hoc per le scuole incentrati sull’importanza di non sprecare il cibo, menù per fare il giro del mondo attraverso tradizioni culinarie diverse.

L’importanza dei carboidrati

Un altro aspetto importante quando si parla di educazione alimentare è far capire perché è così importante mangiare determinati alimenti. Certo non è semplice spiegare ai bambini cosa sono i carboidrati ma in Elior ci abbiamo provato: nel nostro progetto di educazione alimentare digitale per le scuole abbiamo creato un video dedicato ai cereali che spiega quali sono, come sono fatti dentro, cosa sono i carboidrati e la loro importanza.

Seguire la stagionalità

Perché non posso mangiare le fragole a dicembre o i mandarini ad agosto? Alzi la mano chi non si è mai sentito rivolgere questa domanda da parte dei bambini! Anche se al supermercato ci sembra di avere tutto sempre a disposizione, un buon percorso di educazione alimentare non può prescindere dal concetto di ciclicità e quindi dalla necessità di mangiare frutta e verdura di stagione, per essere amici dell’ambiente e alimentarsi in modo sano. E poi la verdura di stagione è più buona e costa meno!

Creare e decidere insieme il menù

Possiamo fare educazione alimentare in famiglia? Certamente! Anzi, la casa è proprio il luogo nel quale i bambini hanno il primo contatto con il cibo e con il concetto di nutrirsi, quindi è fondamentale che l’approccio agli alimenti sia sano.

Il primo punto di partenza potrebbe essere creare e decidere insieme il menù della settimana: ritagliamo un po’ di tempo la domenica per pianificare cosa mangeremo in settimana. Ai bambini piace sentirsi coinvolti e sapere cosa succederà nel corso della giornata: chiedere loro di aiutarci a fare la spesa e cucinare tutti insieme è un ottimo modo per spronarli ad assaggiare anche cibi che di solito non vogliono mangiare. Se vi servono idee, ecco le ricette proposte dagli chef Elior.

Qualche consiglio utile

Siccome sappiamo che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, ecco un po’ di consigli utili e molto pratici:

  • Fate entrare i bambini in cucina e coinvolgeteli in tutte le fasi di preparazione: fategli aprire il frigorifero, toccare e annusare gli alimenti, assaggiarli, testare le diverse consistenze

  • Nominateli aiuto cuochi ufficiali e affidate loro piccoli incarichi adatti all’età

  • Prepariamo un solo menù valido per tutta la famiglia: per i bambini vedere i genitori che mangiano di tutto è un grande stimolo per assaggiare anche quegli alimenti che a prima vista non esercitano un grande fascino su di loro

  • Chiedono di poter assaggiare o toccare qualcosa? Lasciamoglielo fare e coltiviamo la loro curiosità come un grande dono

  • Acquistiamo frutta e verdura di stagione, spiegando ai bambini quali sono gli alimenti reperibili in un determinato periodo e perché in questo momento ci sono le pere e non le albicocche

  • Il modo migliore per abituare i bambini a mangiar sano? Tenere in casa solo cibi genuini, evitando troppe merendine e alimenti confezionati, meglio preparare una torta con mamma e papà

Educazione alimentare per gli adulti

Se i progetti di educazione alimentare per bambini abbondano, meno frequenti sono quelli rivolti agli adulti: eppure sarebbe un ottimo investimento in salute pubblica visto che mangiare bene equivale ad ammalarsi meno!

Chiariamo qualche concetto di base: che differenza c’è tra educazione alimentare e dieta? La prima è uno stile di vita che dovrebbe essere costante, la seconda invece si riferisce a uno speciale regime alimentare, prescritto da un medico o da un nutrizionista, che modifica le abitudini quotidiane e che dovrebbe essere limitato nel tempo. Quindi quando si fa educazione alimentare non si prescrive una dieta ma si insegna a scegliere autonomamente cosa mettere nel piatto.

Va da sé, ovviamente, che chi è in sovrappeso può giovarsi dell’educazione alimentare, perché impara il concetto di piramide alimentare, l’importanza del movimento e di mangiare in modo variegato gli alimenti di stagione.