Laboratori didattici per bambini: alla scoperta di Dop e Igp italiane

L’Italia è il Paese con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione Europa. Cosa significa? Che abbiamo più Dop e Igp di chiunque altro!

Si tratta di un vero e proprio patrimonio che appartiene a tutti gli italiani e che rappresenta non solo una varietà di eccellenze da portare a tavola nel segno della Dieta Mediterranea ma anche la nostra identità territoriale.

L’impegno all’educazione alimentare

Come ha ribadito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rivolgendosi agli scolari nel corso della prima Festa dell’educazione alimentare nelle scuole(voluta dal Ministero dell’Istruzione e Coldiretti), “L’impegno all’educazione alimentare è di fondamentale importanza per la nostra vita e il futuro”. Un bellissimo messaggio sul quale concordiamo pienamente.

Anzi, in Elior siamo da sempre convinti che il cibo sia anche uno strumento per trasmettere cultura e, perché no, un modo divertente per giocare con la geografia. Non potevamo quindi non inventarci un laboratorio didattico per bambini dedicato alle Dop e alle Igp italiane, che da anni portiamo in giro nelle scuole dove operiamo! E il successo riscontrato è tale che abbiamo deciso di inserire queste informazioni anche nel nostro ultimo progetto di educazione alimentare digitale dedicato alle scuole e focalizzato su cereali e legumi.

Del resto, questa è la direzione nella quale si stanno muovendo sempre di più enti e istituzioni in collaborazione con i vari Consorzi Dop e Igp: si è finalmente capito quanto investire sulle scuole con progetti di comunicazione e laboratori didattici a misura di bambino sia fondamentale per crescere adulti consapevoli dell’importanza di una sana alimentazione, equilibrata, gustosa e sostenibile. Cosa che Elior, modestamente, promuove fin dal principio.

Dop e Igp in Italia: diamo i numeri!

E allora partiamo dando i numeri! In Italia abbiamo:

  • 315 prodotti Dop, Igp e Stg
  • 526 vini Docg, Doc e Igt
  • 285 Consorzi di tutela
  • 200mila operatori

Sapete cosa significano Dop e Igp? Sono sigle attribuite dall’Unione Europea che tutelano i consumatori perché garantiscono che quei prodotti arrivano da una determinata area geografica e che tutto il processo produttivo è avvenuto rispettando le regole contenute nei disciplinari di produzione.

In particolare:

  • Dop: il marchio Denominazione di Origine Protetta viene attribuito agli alimenti le cui peculiarità qualitative dipendono dal territorio in cui sono stati prodotti. Per ottenere la Dop tutta la fase di produzione, trasformazione ed elaborazione deve svolgersi in quel territorio.
  • Igp: il marchio Indicazione Geografica Protetta indica i prodotti originari di una specifica area geografica, dei quali almeno una specifica fase di produzione deve avvenire in quell’area geografica.

Le sai tutte? Tour tra Dop e Igp...curiose

Facciamo qualche esempio: il Gorgonzola Dop è una delle eccellenze lombarde più conosciute, in Emilia Romagna c’è l’Aceto Balsamico di Modena Igp, in Veneto l’asparago bianco di Bassano Dop, in Liguria il basilico genovese Dop, indispensabile per fare il vero pesto, in Lazio il carciofo romanesco Igp mentre in Campania spiccano i Pomodori San Marzano Dop, secondo noi i migliori per preparare un ottimo piatto di pasta al pomodoro.

E gli altri prodotti? Li conoscete tutti? L’elenco completo è pubblicato sull’apposito sito creato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Scopriamo insieme i più curiosi per ogni regione?

  • Valle d’Aosta:un motivo per andare in questa regione è il Jambon de Bosses Dop, prosciutto crudo stagionato ottenuto nel comune di Saint Rhemy-en-Bosses.
  • Piemonte: pesci piemontesi ne abbiamo? Certo, la Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino Dop, pesce d’acqua dolce allevato in stagni alimentati da acque meteoriche e superficiali.
  • Liguria: sono tanti i vini liguri conosciuti ma sapete qualcosa dell’Ormeasco di Pornassio Dop? In realtà questo nome indica cinque tipologie i vino diverse: Rosso, Rosso Superiore, Sciactrà, Passito e Passito liquoroso.
  • Lombardia: tra i formaggi lombardi eccellenti c’è lo Strachitunt Dop, prodotto a Bergamo e provincia: ha stagionatura medio-lunga ed eventuali erborinature nella pasta.
  • Veneto: la Casatella Trevigiana Dop è un formaggio di latte vaccino ottenuto da razze Frisona, Pezzata Rossa, Bruna e Burlina alimentate con mangimi della zona di produzione, di cui il 60% deve essere foraggio.
  • Trentino Alto Adige: la Susina di Dro Dop si chiama anche prugna nera di Dro, ha la buccia rosso-violacea e polpa gialla oltre a diverse proprietà nutritive e farmacologiche.
  • Friuli Venezia Giulia: alzi la mano chi conosce la Brovada Dop! Si ottiene con la macerazione, fermentazione e divisione a fette della rapa bianca dal colletto viola, che terminato il processo di lavorazione viene grattugiata a fettucce color rosato.
  • Emilia Romagna: difficile trovare un prodotto di questa regione che non sia conosciuto ma...avete mai assaggiato il Pampepato di Ferrara Igp? È un prodotto da forno ottenuto dalla lavorazione di farina, canditi, frutta secca, zucchero, cacao, spezie e una copertura di cioccolato fondente.
  • Toscana: regione ricca di castagneti, qui c’è il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, con polpa bianco avorio e un retrogusto leggero di mandorla.
  • Umbria: tra i vini umbri eccellenti c’è Lago di Corbara Dop, disponibile in versione Rosso, Bianco, Passito e Vendemmia Tardiva.
  • Marche: mai sentito parlare del Ciauscolo Igp? È un salume marchigiano dalla consistenza così morbida che può essere spalmato sul pane!
  • Lazio: non solo in Piemonte, c’è anche la Nocciola Romana Dop, della cultivar Rotonda Gentile Romana coltivata sui monti Cimini e Sabatini.
  • Campania: tutti conosciamo il Limone di Sorrento Igp ma in questa regione c’è anche la Castagna di Montella Igp, che cresce a mille metri d’altezza e viene immessa al consumo dal 4 ottobre.
  • Calabria: un torrone in Calabria? Ebbene sì, è il Torrone di Bagnara Igp, ottenuto dalla cottura di miele, mandorle non tostate, chiodi di garofano in polvere, zucchero e cacao amaro.
  • Abruzzo: non c’è solo il Montepulciano d’Abruzzo tra i vini dop della regione ma anche il Controguerra Dop, prodotto con il 70% di uve da Montepulciano nella versione rosso mentre nel bianco deve esserci almeno un 50% di Trebbiano Toscano o Abruzzese e un 10% di Passerina.
  • Molise: in vacanza qui potreste imbattervi nel Vitellone Bianco dell’Appenino Centrale Igp
  • Basilicata: mai vista una melanzana rossa? La trovate nel comune di Rotonda: è la Melanzana Rossa di Rotonda Dop, ogni anno protagonista di una celebre sagra a lei dedicata.
  • Puglia: ha il colore della ruggine tendente al cioccolato e una polpa soda e ricca di amido: è la Patata novella di Galatina Dop.
  • Sicilia: l’Italia è ricchissima di pani di ogni forma e dimensione. In Sicilia c’è la Pagnotta del Dittaino Dop, di forma rotonda e peso variabile tra 500 g e un kg, con una freschezza così a se stante che lo fanno durare fino a cinque giorni.
  • Sardegna: giallo come...lo Zafferano di Sardegna Dop, dall’aroma intenso. I bulbi vengono messi a dimora dal 1°giugno al 10 ottobre e la raccolta si esegue solo nelle prime ore del giorno.