La dieta Mediterranea? È anche risparmio energetico!

Buona per l’organismo e buona per l’ambiente: è la Dieta Mediterranea, lo stile di vita che persino l’Unesco ha inserito nell’elenco dei Patrimoni immateriali dell’umanità!

Considerata da sempre una guida all’alimentazione sana ed equilibrata, oggi possiamo dire che la Dieta Mediterranea non passa mai di moda e sta bene anche con le nuove tendenze e i cambiamenti della società: uno su tutti? La sostenibilità ambientale!

Una Dieta antispreco

Questo regime alimentare è ben riassunto a livello grafico nella Piramide alimentare: cosa si nota? Alla base di tutto c’è una vita attiva, fare sport e movimento, camminare ogni volta che si può. Ma c’è anche un rito tutto italiano: trasformare il momento del pasto in un’occasione di socialità, godere della tavola non solo per quel che si mangia ma anche per l’aspetto conviviale dei pasti.

E poi? La Dieta Mediterranea è un modello perfetto di cucina antispreco! Mangiare mediterraneo significa consumare verdura a ogni pasto e frutta fresca tutti i giorni, privilegiando quella di stagione, più buona, facilmente reperibile, meno cara e dal minore impatto ambientale, perché non ha bisogno di essere trasportata per chilometri e chilometri generando Co2.

Non solo: viene dato grande spazio ai cereali, che non devono mai mancare, inclusi quelli integrali: se avanzano? Facciamone polpette, unendo il pane secco alle verdure avanzate!

Nella Piramide alimentare troviamo anche i legumi: fagioli, lenticchie, piselli, ceci, costano pochissimo, si conservano a lungo e se ben cucinati piacciono anche ai bambini (non ci credete? Provate le nostre ricette).

L’impatto ambientale del cibo

C’è anche un motivo in più per apprezzare i legumi: oltre a essere ricchi di ferro, zinco, vitamine del gruppo B e tantissima fibra, sono amici del Pianeta.

Avete mai riflettuto sull’impatto ambientale di quel che mangiamo? Dietro ogni pacco di pasta, bistecca, insalata, uova, pesce c’è una lunga catena che va dal produttore al consumatore. E che può inquinare di più o di meno, a seconda di vari fattori: per esempio, quanto il luogo di produzione è vicino a quello di consumo (da qui l’importanza di mangiare a km zero e preferire frutta e verdura di stagione), il tipo di packaging utilizzato, la distribuzione.

Co2 e inquinamento

Diamo i numeri: per ogni chilo di legumi si producono 0,60 kg di Co2, ovvero il prodotto della combustione degli idrocarburi e delle sostanze inquinanti. In pratica, la Co2 misura l’inquinamento ambientale generato dalla produzione anche di quel che mangiamo.

Se al posto dei legumi volessimo ottenere un chilo di carne rossa, il livello di Co2 salirebbe a 24,65: è tanto in più, vero? Del resto, per avere la carne sulla tavola servono tante risorse: terreno, acqua, energia, mangime per gli animali, trasformazione, trasporto.

Ecco perché le nostre scelte in campo alimentare possono davvero fare la differenza: produrre un chilo di carne di pollo comporta 3,32 kg di Co2, quella suina 5,52 kg, un chilo di uova 4,81 kg di Co2.

Ed ecco perché la Dieta Mediterranea significa anche risparmio energetico: produrre legumi costa meno a noi e anche alla Terra! Non a caso, in Elior abbiamo basato su questi principi tutta la linea iColti in Tavola. E scegliamo attentamente anche i nostri fornitori, per esempio portando polpette di trota a km 0 nelle mense scolastiche: più buone, più fresche e sostenibili.

Educazione Alimentare e Dieta Mediterranea

Crediamo fermamente che tutte queste informazioni sulla bontà della Dieta Mediterranea, i suoi principi, i valori e il benefico effetto sul nostro organismo e l’ambiente che ci circonda, vadano trasmesse anche ai bambini.

In Elior investiamo da sempre in progetti di educazione alimentare rivolti alle scuole, perché siamo convinti che la refezione scolastica – il più grande ristorante italiano – rappresenti un’occasione di benessere delle nuove generazioni sulla quale la società dovrebbe investire. I motivi? Avremo adulti più consapevoli delle proprie scelte e anche più in salute, il che comporta un risparmio notevole sui costi che il sistema sanitario sostiene ogni anno per malattie come diabete e obesità.

Insomma, per noi la via è chiara: nei prossimi anni investiremo sempre di più su education e scuola, all’insegna della Dieta Mediterranea e di uno stile di vita sano.