Nutrizione e salute: il ruolo della ristorazione collettiva nel cambiamento

Il mondo del lavoro sempre più liquido e flessibile da un lato, con il concetto di mensa aziendale ormai superato a favore di soluzioni meno rigide; dall’altro, l’esigenza di trasformare la refezione scolastica in un servizio pubblico, che oltre a fornire i pasti si occupi anche di educazione alimentare. Nel mezzo la ristorazione collettiva, alle prese con una serie di cambiamenti profondi accelerati dalla recente pandemia.

Benvenuti nel 2022, un’epoca nella quale le aziende sono chiamate a fornire nuove tecnologie e modelli produttivi capaci di proporre soluzioni pratiche alle esigenze moderne, ma anche di guidare clienti, fornitori e consumatori verso un modello di transizione ecologica e digitale che abbia come fine ultimo il benessere della società.

In che modo? Lo ha spiegato il nostro ceo, Rosario Ambrosino, intervenendo al CEOforLIFETalks, programma di meeting annuali nei quali i CEOforLife condividono le proprie storie di sostenibilità, progetti e idee davanti a un pubblico prestigioso di di stakeholders, istituzioni e media.

Nutrizione e cambiamento

Presente in diversi paesi europei e negli Stati Uniti, Elior è una multinazionale con oltre 100mila collaboratori impegnati in diversi settori: terza età, ristorazione scolastica e aziendale. In Italia conta 10mila dipendenti e una presenza sul territorio abbastanza fitta, con oltre 2000 punti di ristorazione.

“Elior si occupa della nutrizione di tanti tipi di comunità diverse, con le quali abbiamo un rapporto contrattuale continuativo – spiega Ambrosino -. Il fatto di non essere un ristoratore che vede il suo cliente saltuariamente ma tutti i giorni, ci dà il privilegio di poterci occupare in un periodo di tempo lungo anche dello stato di salute delle persone, perché come mangiano influisce come stanno”.

Per farlo, occorre confrontarsi con una serie di cambiamenti profondi in atto nella società:

  • Maggiore attenzione allo stato di salute collettivo, un concetto rafforzato soprattutto durante la pandemia;

  • Nuovi modelli di lavoro, con un’accelerazione fortissima del lavoro da remoto;

  • Sensibilità sul tema ambientale molto accentuata;

  • Inclusività, tema con una sua rilevanza soprattutto per quanto riguarda l’accessibilità al servizio di ristorazione scolastica, poco garantito in diverse regioni del Centro e Sud Italia

Consumatori virtuosi

Parallelamente, stanno cambiando anche i modelli di consumo. “Avere a disposizione una serie di tecnologie per modificare la catena alimentare è fondamentale ma non sufficiente ad attuare la trasformazione se anche i consumatori non adottano comportamenti virtuosi”, assicura Ambrosino.

Questo è il concetto chiave su come Elior intende intervenire nel processo di cambiamento della nutrizione. “Portiamo avanti l’innovazione attraverso l’ascolto e l’individuazione delle trasformazioni che avvengono nelle varie parti della società con le quali lavoriamo”.

La nutrizione nel mondo del lavoro

Partiamo dal mondo del lavoro, probabilmente il più impattato dalla pandemia sanitaria.

L’enorme accelerazione di lavoro da remoto e il cambiamento degli orari lavorativi ha reso necessario a molte aziende affrontare due temi:

  • Come gestire un servizio di welfare basato su un’alimentazione sana ed equilibrata se i lavoratori sono a casa?

  • Come gestire il modello economico di funzionamento delle classiche mense aziendali nel momento in cui i lavoratori in presenza sono diminuiti?

Elior ha scelto di affrontare questi due aspetti attraverso un cambiamento di tecnologia, che ha portato ad adottare modelli di produzione differenti.

“La produzione viene svolta parzialmente in un centro cottura che ha una base logistica baricentrica rispetto ai luoghi di consumo”. Il risultato?

  • Più valore aggiunto in termini di front office

  • Meno costi di produzione on site sui luoghi di consumo

  • Più flessibilità.

Grazie a tecnologie come la nuova linea iColti in Tavola, per esempio, possiamo affrontare nuovi modelli di consumo e fare delivery at home, dando la possibilità alle aziende di continuare a dare un servizio di welfare ai propri lavoratori.

Scuola e nutrizione

L’altro grande settore nel quale Elior è fortemente decisa a investire nei prossimi anni è la scuola.

“Vediamo l’opportunità di formare le giovani generazioni per il futuro – sottolinea Ambrosino -. Non a caso, uno degli elementi su cui stiamo lavorando è alzare l’awareness pubblica su questo tema, facendo capire che la ristorazione scolastica va trasformata in un servizio universale per tutti, cosa che oggi purtroppo ancora non avviene, impattando negativamente anche sulla partecipazione femminile al mondo del lavoro”.

Il nostro concetto di refezione scolastica va oltre la fornitura di un pasto giornaliero: per noi “è fondamentale trasmettere una vera e propria educazione alimentare, in modo da aumentare la loro capacità di essere consumatori futuri consapevoli sia dello spreco alimentare che della loro salute”.

Il ruolo delle istituzioni

Tutti questi cambiamenti stanno modificando il concetto di nutrizione. Secondo Ambrosino, “oggi dobbiamo fare delle scelte che orientino l’uso di queste tecnologie verso una società sempre più resiliente, mettendo al centro temi come la salute e la formazione delle giovani generazioni”.

Un invito che il manager rivolge anche al settore pubblico, dove servirebbe una maggiore capacità di “guardare nel lungo periodo e porsi degli obiettivi. Oggi siamo nella condizione di poter fare tutto ma serve più disponibilità di ascolto”.>