Dall’Italia agli Usa: i nostri progetti contro lo spreco alimentare

Lottare contro lo spreco alimentare in ogni paese dove siamo presenti: quello contro il food waste è un impegno che il Gruppo Elior porta avanti concretamente ovunque. Con obiettivi seri e misurabili, perché ci rendiamo conto dell’urgenza di limitare il più possibile uno dei grandi temi attuali sull’alimentazione.

L’agenda 2030 dell’Onu

Il problema dello spreco alimentare è globale, tanto che anche l’Onu l’ha inserito tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030. L’obiettivo 12.3, infatti, punta a dimezzare entro il 2030 lo spreco alimentare pro capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori, e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, incluse le perdite post raccolto.

Cos’è lo spreco alimentare

Per capire meglio il fenomeno, servono i numeri. Secondo l’Onu, ogni anno sprechiamo 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. E il paradosso è che quasi un miliardo di persone soffre di denutrizione e un altro miliardo soffre la fame.

Solo in Italia, sprechiamo ogni anno 27 kg di cibo ancora buono a testa. Troppo per rimanere indifferenti.

Il nostro obiettivo entro il 2025

Come gruppo leader nel settore della ristorazione collettiva, sentiamo la responsabilità di essere in prima linea per ridurre lo spreco alimentare e l’impatto ambientale.

Entro il 2025, infatti, Elior punta a ridurre gli sprechi alimentari del 30%, grazie a diversi strumenti e iniziative lanciate a livello globale.

I progetti in Italia

In Italia collaboriamo da anni con il Banco Alimentare per il recupero delle eccedenze alimentari. Ma non ci fermiamo qui: abbiamo portato il tema nelle scuole e nelle aziende con il nostro progetto Io non spreco, che sta iniziando a dare i suoi primi frutti grazie alla collaborazione con Last Minute Market.

Non solo: facciamo tantissimi laboratori di educazione alimentare nelle scuole, per insegnare a bambine e bambini il valore del cibo e della sana alimentazione basata sui principi della Dieta Mediterranea, che passa anche attraverso il non spreco e valori come sostenibilità a inclusività. Un altro esempio? Abbiamo servito nelle scuole del comune di Figline e Incisa Valdarno un menù antispreco, facile da ricreare anche a casa usando gli avanzi del giorno prima.

Lotta allo spreco in Francia

In Francia, casa madre del Gruppo Elior, stiamo usando l’intelligenza artificiale contro lo spreco di cibo. La sua implementazione, da alcuni mesi sta aiutando i gestori di 350 strutture di ristorazione francesi a prevedere con precisione il numero di commensali.

Questi dati predittivi sono essenziali per adeguare le forniture e la produzione, con una conseguenza immediata e fondamentale: la riduzione degli sprechi alimentari.

Oltre a questo strumento, in Francia usiamo anche il modulo di misurazione degli sprechi del software Hellos, utilizzato in 303 strutture: permette di stabilire una diagnosi dei resi e di mettere in atto azioni correttive.

Lotta al food waste in Spagna e nel Regno Unito

Nel Regno Unito, i team di 29 strutture gestite da Elior usano usano lo strumento Chef Eye per contenere la sovrapproduzione.

In Spagna, invece, usiamo lo strumento interno Power Bi per svolgere la stessa funzione in ben 851 strutture.

L’impegno negli Usa

Negli Stati Uniti, Elior usa il programma Waste Nothing per valutare gli sprechi alimentari. Contribuendo alla sensibilizzazione in cucina, ci aiuta a cambiare le abitudini lungo tutta la catena di ristorazione.