Scuola e famiglia: un gioco di squadra per l’educazione alimentare

C’è un fil rouge importantissimo che lega il mondo della scuola a ogni singola famiglia: l’educazione alimentare di tutte le bambine, i bambini, le ragazze e i ragazzi che la frequentano, dall’asilo nido fino alla scuola secondaria.

In Elior ne siamo convinti da sempre: ecco perché alla gestione delle mense scolastiche, con l’erogazione di pasti sani e sostenibili ogni giorno, affianchiamo un fitto programma di progetti di educazione alimentare che coinvolgono la classe e le famiglie, costruiti sui valori nei quali crediamo: inclusione, sostenibilità e benessere.

La corresponsabilità scuola-famiglia

Proprio considerando l’importanza dell’educazione alimentare per le future generazioni, insieme a Roma Capitale abbiamo organizzato un webinar con Maria Luisa Costantino, pedagogista di CeDiSma (Centro studi e ricerche sulla Disabilità e Marginalità) e professoressa presso l’Università Cattolica di Milano e Verona. L’obiettivo? Capire come educare bambini e ragazzi a una sana alimentazione a 360 gradi.

L’educazione alimentare inizia nei primi mesi di vita e influenza la crescita fino all’età adulta: è un passaggio importantissimo che sta alla base della personalità di ognuno di noi”, spiega la professoressa. È quindi fondamentale che scuola e famiglia condividano una stessa visione, in modo che le regole siano le stesse sia in refettorio che a casa: “In questo risiede il patto educativo: andare insieme nella stessa direzione”.

Il pasto: un momento di benessere

Una sana alimentazione ci fa crescere in modo adeguato ma risponde anche a molti altri bisogni: emotivi, psicologici, sensoriali. Ecco perché è fondamentale, sia a casa che a scuola, far sì che il pasto sia un momento di benessere.

“I bambini sono abitudinari: possono abituarsi al benessere, se glielo insegniamo, e quindi instaurare un rapporto positivo con il cibo”, assicura la professoressa. Viceversa, “si abituano facilmente anche a situazioni di malessere e alle cattive abitudini: cibo non adeguato, un’atmosfera tesa e litigiosa tra i genitori o i fratelli, la televisione accesa a volume troppo alto, sono tutti fattori che possono portare i bambini ad associare il pasto a una situazione non positiva”.

La ristorazione scolastica? Un servizio pubblico essenziale!

È quindi fondamentale dare fin da subito ai bambini delle abitudini sane e positive: “Anche a questo serve la ristorazione scolastica: i bambini a scuola mangiano in gruppo, il che porta a confrontarsi con gli altri e ad avere nuovi apprendimenti, perché si parla con i compagni e si imparano nuove autonomie”.

Inoltre, l’aspetto dell’accoglienza, della socialità e delle relazioni che si creanonella mensa della scuola contribuiscono a tenere lontani i pericoli dei disturbi del comportamento alimentare.

È quindi evidente l’esigenza di riqualificare il servizio di refezione scolastica, “che oggi va considerato come un servizio pubblico essenziale e deve quindi avere il rispetto e l’importanza che merita”.

Educazione alimentare: le linee guida del Miur

Nel 2015, il Miur ha stilato una serie di linee guida per l’educazione alimentare che genitori e personale scolastico dovrebbero condividere.

In particolare, si parla di:

  • Sicurezza alimentare, che va rinforzata per tutti gli esseri umani verso l’eliminazione della malnutrizione e della fame.

  • Alimentazione sana garantita a tutti.

  • Debellare le patologie sociali caratteristiche della nostra epoca, come l’obesità, lavorando sull’educazione alimentare fin dai primi anni di vita.

  • Innovare con la ricerca e le tecnologie per migliorare le caratteristiche nutrizionali dei prodotti.

  • Educazione per favorire stili di vita sani.

  • Valorizzare le tradizioni alimentari come espressioni culturali di natura etica, sociale ed etnica.

Il valore del setting

Sia a casa che a scuola è importante curare il setting a 360 gradi, in modo che l’esperienza sia positiva da ogni punto di vista. Quindi:

  • Come preparo la tavola: piatti e bicchieri colorati sono un valido alleato per far mangiare i bambini

  • Quanto tempo si rimane a tavola: cerchiamo di abituare i bambini poco alla volta a stare a tavola allungando man mano i tempi

  • Rumore: limitiamo quelli esterni per far sì che il pasto sia un momento intimo e familiare, ove ognuno è libero di raccontare la giornata

  • Cura nel preparare e presentare il cibo: con la nostra Funny Food abbiamo realizzato molte video-ricette a misura di bambino per stimolarli a mangiare le verdure in modo divertente

  • Ritualità: poche regole fisse valide sempre>

  • Abitudini: sane fin da subito