La storia del cioccolato: un laboratorio di educazione alimentare dolcissimo

Il 7 luglio si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale del cioccolato, probabilmente uno degli alimenti più amati ovunque e a qualunque età.

Fondente, al latte, bianco, con le nocciole o le scorzette di arancia: ognuno ha il suo preferito ed è impossibile non amarlo. E allora perché non trasformarlo in un’occasione di educazione alimentare?

Ci abbiamo pensato noi di Elior, con un laboratorio per le scuole dedicato a scoprire il mondo del cioccolato.

Viaggio nel mondo del cacao

Chi ha inventato il cioccolato? Come si produce? Chi lo lavora e quali giri deve fare prima di arrivare sulla nostra tavola? E soprattutto, come si degusta e quali sono le caratteristiche che deve avere per essere definito buono?

A tutte queste domande risponde il laboratorio di educazione alimentare La storia del cioccolato: è firmato Elior, ovviamente, perché investiamo continuamente nell’education creando ogni anno una serie di laboratori e progetti di educazione alimentare

Abbiamo strutturato questo progetto per le scuole per raggiungere tre obiettivi:

  • Sensibilizzare i bambini sul tema dell’eguaglianza dei lavoratori e della lotta alle disparità sociali e far loro conoscere il mondo del commercio equo e solidale.

  • Creare nei bambini le basi per instaurare una coscienza sensibile alle tematiche sociali, aperta alle possibilità di cambiamento attraverso scelte mirate.

  • Introdurre i bambini all’analisi sensoriale degli alimenti attraverso la degustazione.

Come funziona il laboratorio?

Il laboratorio è strutturato come un vero e proprio viaggio tra il 20° Parallelo Sud e il 20° Parallelo Nord, cioè la zona tropicale dove si produce tutto il cacao del mondo.

Un esperto Elior, insieme all’insegnante, spiega le zone e i metodi di produzione di cacao e cioccolato, raccontando degli antichi Maya che bevevano già lo xocoatl e usavano le fave di cacao come moneta, degli Atzechi che aromatizzavano il cacao con le spezie. E di Cristoforo Colombo, che per primo portò il cacao (e molti altri prodotti ai tempi sconosciuti) in Europa.

Si parla dell’invenzione, in Svizzera, della prima tavoletta di cioccolato solida ma anche della pianta di cacao, un albero molto alto che cresce all’ombra dei banani, delle tre varietà esistenti di cacao, della raccolta, fermentazione, essicazione e infine della trasformazione nell’industria, con i vari passaggi di tostatura, molitura, concaggio, temperaggio, formatura e confezionamento.

Fair trade e commercio equo solidale

Si entra anche nel dettaglio delle condizioni dei lavoratori, l’anello più debole di tutta la filiera del cioccolato, spiegando l’impegno delle associazioni per il fair trade, quindi la scelta etica di acquistare prodotti provenienti dal commercio equo e solidale, anche in ottica di sostenibilità ambientale, un tema che ci sta molto a cuore da sempre.

Terminata questa parte di scenario, si passa alla degustazione vera e propria: gli studenti fanno un assaggio guidato di tre tipi di cioccolato (fondente, bianco e al latte), durante il quale dovranno usare tutti e cinque i sensi e compilare una scheda da degustatore.

L’ultimo passaggio? La consegna dei diplomi di degustatori, da portare a casa e tenere con sé per ricordarsi sempre l’importanza di saper fare scelte consapevoli. E mangiari lanciarsi nella preparazione dei biscotti al cioccolato o nella torta di fagioli neri e cioccolato