Il piatto di Harvard per un’alimentazione sana e bilanciata

Sappiamo tutti, almeno a grandi linee, cos’è la piramide alimentare e quali sono le regole della Dieta Mediterranea. Ma scommettiamo che pochi conoscono il Piatto di Harvard.

Conosciuto anche come “piatto del mangiar sano”, si tratta di un modello dietetico sviluppato dagli esperti dell’università di Harvard per fornire una guida pratica e semplice che aiuti le persone a creare pasti equilibrati e sani, promuovendo una dieta varia.

Un po’ come facciamo in Elior con i nuovi menù standardizzati e con l’impegno sul fronte dell’educazione alimentare per bambini e adulti.

Cos’è il Piatto di Harvard

Il Piatto di Harvard è un’alternativa moderna al Piatto Alimentare dell’USDA (United States Department of Agriculture): fornisce indicazioni più specifiche sulla quantità e il tipo di alimenti da includere nella dieta quotidiana.

Si chiama così perché a livello visuale è rappresentato da un piatto diviso in tre sezioni principali, con due elementi aggiuntivi:

  • Verdura e frutta: metà del piatto dovrebbe essere occupata da verdura e frutta colorata e ricca di nutrienti (segui la regola dei cinque colori del benessere). Via libera a broccoli, peperoni, carote, spinaci, pomodori, mele, pesche, albicocche e tutto ciò che è di stagione, fonti preziose di vitamine, minerali e fibre, essenziali per una sana alimentazione.

  • Proteine: un quarto del piatto dovrebbe essere dedicato alle proteine, fondamentali per la crescita e il ripristino dei tessuti, per la formazione degli enzimi e il funzionamento generale del corpo. Puoi scegliere tra proteine animali, dando la precedenza a carni bianche e pesce, oppure legumi.

  • Carboidrati integrali: l’altro quarto del piatto è riservato ai carboidrati integrali, come riso, quinoa, pasta, farro, orzo. Questi alimenti forniscono energia all’organismo.

  • Fonti sane di grassi: olio d’oliva, noci, avocado, sono grassi essenziali per la salute del cuore e per l’assorbimento di vitamine liposolubili.

  • Bevande: accanto al piatto si trova un bicchiere, che rappresenta l’importanza di idratarsi con acqua, limitando il consumo di bevande zuccherate e alcoliche.

I vantaggi

Perché dovremmo seguire le indicazioni del Piatto di Harvard? Questo modello è stato progettato per aiutare le persone a fare scelte alimentari più consapevoli e sostenibili e imparare a comporre un piatto equilibrato.

I vantaggi di questo approccio sono tanti:

  • Equilibrio nutrizionale: grazie alla suddivisione in porzioni, il Piatto di Harvard incoraggia un apporto bilanciato di nutrienti essenziali. Questo aiuta a evitare eccessi oppure carenze di nutrienti specifici.

  • Controllo del peso: seguire questo modello aiuta a mantenere un peso sano perché dando la priorità a verdure, proteine e cereali integrali si tende a ridurre l’assunzione di cibi altamente calorici e poco nutrienti.

  • Salute cardiovascolare: l’inclusione di fonti sane di grassi aiuta a proteggere la salute del cuore, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari.

  • Riduzione del rischio di malattie croniche: una dieta basata sul Piatto di Harvard, combinata con uno stile di vita sano, contribuisce a ridurre il rischio di malattie croniche, come il diabete di tipo 2 e alcune forme di tumore.

  • Sostenibilità: il Piatto di Harvard promuove l’uso di fonti proteiche sostenibili, come legumi e tofu, incoraggiando il consumo di cibi di stagione e locali.

Cosa deve contenere un piatto completo

Seguire il Piatto di Harvard è semplice e accessibile a tutti. Ecco alcuni consigli per incorporare questo approccio nella dieta quotidiana:

  • Riempi metà piatto con una varietà di verdure crude o cotte.

  • Dedica un quarto del piatto alle proteine, scegliendo preferibilmente quelle magre o a base vegetale.

  • Riserva l’altro quattro del piatto ai carboidrati integrali.

  • Integra il pasto con fonti sane di grasse, come olio extravergine di oliva e frutta secca.

  • Bevi acqua durante i pasti.

  • Limita il consumo di cibi ad alto contenuto di zuccheri aggiunti, sale e grassi.