Il piatto “circolare” Elior chiude la Milano Food City

Un grande successo ha accompagnato la sfida per il piatto “circolare” che Elior ha presentato in chiusura della Milano Food City, il più significativo appuntamento dedicato al cibo e alla cultura alimentare del capoluogo lombardo. Per tutta la scorsa settimana questo evento cittadino ha coinvolto tutti i protagonisti del sistema agroalimentare e le realtà scientifiche, dagli appassionati agli operatori di settore, dalla filiera di produzione alla distribuzione e il consumo dei prodotti, dai grandi e piccoli produttori fino ai semplici consumatori e agli appassionati gourmand.

 

Menu circolare, sostenibilità nel piatto

Il Comune di Milano, Banco Alimentare e il Gruppo Elior hanno pensato per questa occasione di proporre l’ideazione di un menu ispirato all’economia circolare e alla sostenibilità. Luogo di questa amichevole sfida è stata la Food Academy Elior, il centro ricerca e sviluppo della nostra azienda, e qui due squadre formate dagli chef Elior e da Marco Lucchini e Antonio Oliva, rispettivamente Segretario Generale e Vice Presidente della Fondazione Banco Alimentare, si sono sfidate per creare il piatto “perfettamente sostenibile” a partire da una serie di ingredienti a sorpresa ma selezionati tra quegli alimenti spesso scartati dal mercato.  

La giuria

A giudicare i piatti è stata chiamata una giuria d’eccezione, formata da Cristina Tajani, Assessore alle Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane del comune di Milano, dallo chef stellato Claudio Sadler e da Paolo Marchi, il giornalista enogastronomico ed ideatore e curatore di Identità Golose, congresso internazionale di cucina e pasticceria d’autore. Il compito si è dimostrato effettivamente non semplice, dal momento che i piatti realizzati dalle due squadre sono risultati entrambi interessanti sia nel nome che negli ingredienti

Leggi anche: cibi sostenibili, quali sono e dove trovarli

Il primo piatto, chiamato 90-91 prendendo spunto dalla linea circolare di autobus che passa vicino alla sede Elior, erano fettuccine di grano saraceno condite con una salsa preparata con i ciuffi di carota e finocchio, per intenderci quelle parti che normalmente siamo soliti eliminare, con aggiunta di chips croccanti ottenute con la pelle del pollo. Il secondo piatto, poi risultato vincitore, era invece il ramen lombardo che ha unito ai classici noodles di grano saraceno in brodo il pollo impanato al forno e le verdure. 

 

 

Lo spirito giusto

L’evento ha avuto un risvolto concreto con la condivisione di ricette circolari e una fornitura gratuita di pasta Amato del Pastificio Di Martino, per sostenere la mensa dei frati di Sant’Antonio da Padova di Via Farini a Milano. Questo perché la riqualificazione di una città non passa solo dalla ristrutturazione di strade e palazzi, ma anche dalla cura dei bisogni e dalle relazioni tra le persone e in questo contesto il cibo porta sempre vicinanza e condivisione.

“Per il nostro gruppo il tema della sostenibilità è assolutamente fondamentale - ha ricordato Rosario Ambrosino, Amministratore Delegato di Elior - e grazie al progetto Positive Foodprint Plan, puntiamo a creare un circolo virtuoso nel mondo della ristorazione, dal campo alla tavola, perché tutti facciano consapevolmente la scelta più sostenibile. Concentriamo i nostri sforzi su tutta la filiera per creare valore in ogni passaggio, dalla ricerca degli ingredienti alla scelta dei fornitori, dalle modalità e tecniche di cucina alle attrezzature da utilizzare, dalla sensibilizzazione sulla buona e sana alimentazione alla formazione, fino al recupero di eccedenze ove se ne creino”.