Arriva il menù biosimbiotico a scuola!

Arriva il menù biosimbiotico a scuola! Una scelta di Elior Ristorazione, sempre in prima linea quando si tratta di sostenibilità.

L’azienda, con il patrocinio di Lisa Paganelli, anima del Consorzio Biologico Valbidente che sul simbiotico ha fatto la sua scelta di vita, e in collaborazione dell’ASP San Vincenzo, il 26 e il 31 maggio servirà pasti molto speciali nelle mense scolastiche dei comuni di Santa Sofia, Galeata, Civitella, Cusercoli e Premilcuore, in provincia di Forlì-Cesena.

I bambini assaggeranno infatti un menù biosimbiotico, per scoprire quali prodotti arrivano sulla loro tavola, chi li produce e perché sono così buoni.

E tu, sai cosa significa biosimbiotico?

Cos’è un biodistretto biosimbiotico

In Italia oggi ci sono 50 biodistretti, che coinvolgono 651 comuni per una superficie totale di quasi 35mila km quadrati: alzi la mano chi era a conoscenza di questa informazione!

Il biodistretto è un’area geografica naturalmente vocata al biologico, dove agricoltori, privati cittadini, associazioni, operatori turistici e pubbliche amministrazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse. Il che significa puntare su produzioni agricole biologiche che coinvolgono tutti gli anelli delle filiere fino ai consumatori.

Insomma, biodistretto biosimbiotico ha un significato bellissimo, perché implica che tutti si impegnano per lo sviluppo green del territorio, a favore del benessere di tutti!

Perché fa bene?

L’agricoltura biosimbiotica punta sull’arricchimento del sistema microbiologico del suolo e dei valori nutrizionali del cibo. Il processo di coltivazione si basa sulla simbiosi mutualistica tra i microrganismi del suolo, come funghi, batteri e lieviti, e le radici delle piante coltivate. E non ammette fertilizzanti chimici, antibiotici e ormoni in allevamento.

Inoltre, valorizza le proprietà microbiologiche del terreno e l’integrazione tra i diversi microrganismi per portare, attraverso il cibo, effetti benefici sulla salute umana, rafforzando, ad esempio, la flora batterica.

Biodistretti romagnoli

L’Emilia Romagna è la prima regione dove sono nati e sono stati riconosciuti in via ufficiale i biodistretti.

Il distretto biosimbiotico della Romagna include i territori dei comuni di Meldola, Civitella di Romagna, Galeata, Santa Sofia e Premilcuore. L’obiettivo comune? Il benessere delle persone che ci abitano.

I progetti per le scuole

Cosa c’entra tutto questo con le scuole? Tantissimo, perché si tratta di educazione alimentare verso le nuove generazioni: così bambine e bambini crescono con un rapporto più consapevole verso il cibo, chi lo produce e in che modo, l’importanza di una sana alimentazione e della Dieta Mediterranea.

Nelle giornate dedicate al biosimbiotico, infatti, bambine e bambini sperimenteranno la consegna dei prodotti da parte dei produttori locali. E capiranno come vengono preparati, fino a diventare gustosi piatti pronti per essere mangiati.

Per noi di Elior si tratta della realizzazione di un progetto al quale lavoriamo da oltre un anno, grazie a un gioco di squadra che ha coinvolto diversi attori della filiera:

  • Lisa Paganelli, veterinaria, creatrice del Consorzio carne biologica della Valbidente nonché la persona a cui si deve la trasformazione della vallata del Bidente in un biodistretto (infatti nel 2016 ha ricevuto il premio europeo Innovazione)
  • L’asp San Vincenzo, che ha reso possibile il progetto finanziandolo
  • L’assessore Ilaria Marianini del comune di Santa Sofia, l’anima politica che ha spinto per portare i menù biosimbiotici nelle scuole
  • Aldo Parisi, regional manager education H&W di Elior e Sara Giulianelli, coordinator education H&W Elior

I fornitori

Nelle scuole saranno consegnati:

  • Fragole e insalata dell’Azienda Agricola Mengozzi di Forlì, che coltiva prodotti ortofrutticoli esclusivamente in biologico e simbiotico su 25 ettari di terreno.
  • Carni rosse dell’Azienda Agricola biologica Martini di Galeata, che controlla tutto il ciclo della propria carne, dalla nascita alla lavorazione per la vendita diretta.
  • Pane dell’Azienda Agricola “I Tirli” di Santa Sofia, specializzata in pane montanaro bio cotto in forno a legna e farine di grani antichi.

Il menù biosimbiotico

Questi buonissimi ingredienti si trasformeranno in due menù. Il 26 maggio serviremo:

  • Spaghetti alla pizzaiola
  • Hamburger di vitellone al forno
  • Insalata
  • Fragole
  • Pane

Il 31 maggio sarà la volta di:

  • Gnocchetti di semola al sugo di carote
  • Pesce al forno
  • Insalata
  • Fragole
  • Pane