Mense aziendali: come gestire un cliente durante la pandemia

Come si gestisce la mensa aziendale di un cliente durante la pandemia? E superata la Fase 1, in che modo adeguarsi alle nuove normative sulla ristorazione collettiva?

Pur essendo ormai entrati in Fase 3, per le aziende che si occupano di alimentazione e ristorazione aziendale poco è cambiato: per molto tempo ancora si dovrà rispettare il distanziamento sociale e un protocollo di igiene e sicurezza maggiore, imparando una nuova normalità. Il Coronavirus, infatti, ha cambiato per sempre il nostro lavoro e il concetto stesso di mensa aziendale, per certi versi apportando anche una serie di miglioramenti, almeno in termini di flessibilità e adattamento.

Per dare un’idea più concreta di cosa questo significhi, abbiamo deciso di raccontare com’è stata la gestione di un cliente durante la pandemia.

Il caso Hospes e Somec

Hospes è la società veneta del Gruppo Elior, specializzata in ristorazione aziendale, scolastica e sanitaria, soprattutto in ambito privato.

Grazie alla sua reputation, ha avuto l’onore di essere scelta come fornitore da un’azienda che rappresenta un’eccellenza italiana e un’avanguardia a livello innovativo: si tratta di Somec, gruppo che riunisce società altamente specializzate nell’ingegnerizzazione e realizzazione di grandi progetti in ambito civile e navale, tra cui involucri vetrati per navi da crociera e cucine professionali.

La gestione della mensa di Somec da parte di Hospes è partita il primo febbraio, dopo una ristrutturazione completa degli spazi di cucina per renderli più funzionali, in alternativa a un pasto veicolato e senza la presenza del cuoco. Con l’attivazione del servizio di ristorante aziendale Hospes con la presenza dello chef si è passati a un’affluenza complessiva di circa 200 persone al giorno in condizioni normali di operatività aziendale.

La gestione della mensa aziendale prima del lockdown

Nella prima fase di emergenza Covid, quando il lockdown non era ancora stato imposto, è stato ridotto il personale fisicamente presente in azienda. Di conseguenza, è stato necessario ricalibrare anche il servizio in mensa, considerando che avrebbe dovuto servire per lo più il personale di produzione, la cui presenza era necessaria per portare a termine una serie di commesse da consegnare.

Come è intervenuta Hospes? Per le persone presenti in azienda sono stati garantiti tutti i servizi possibili, tra cui la consegna del pasto alla scrivania e il menu settimanale fisso, in modo da garantire sicurezza e distanziamento come da richiesta della direzione aziendale.

Per quanto riguarda gli operatori dei reparti produttivi, in accordo con la direzione aziendale si è optato di fornire loro un cestino con il pasto, mentre per il personale impiegatizio e i dirigenti si è optato per un vassoio alla scrivania oppure in una location messa in sicurezza all’interno dei locali mensa proponendo un vassoio già preparato.

La ristorazione in azienda dopo il lockdown

Terminato il lockdown, Somec si è affidata alla competenza di Hospes per interpretare al meglio la nuova normativa in tema di mense aziendali e garantire la totale sicurezza dei propri lavoratori.

Appartenendo al Gruppo Elior, Hospes ha messo in atto il progetto #iomangiosicuro sulla ristorazione collettiva, adottando la segnaletica e i materiali previsti nel piano per facilitare il rispetto del distanziamento sociale tra dipendenti. Inoltre, c’è stato un prolungamento dei turni in mensa e un ampliamento della forbice del servizio:

  • Il primo turno inizia alle 11.25 anziché alle 11.45
  • La fine del servizio è slittata dalle 13.15 alle 14.15, per consentire a tutti di consumare il pasto in sicurezza

In Fase 2 e ora in Fase 3, Somec si è riprogrammata per reintegrare i lavoratori ogni settimana con una turnistica condivisa con Hospes, che a sua volta ha garantito la necessaria flessibilità per proporre un diverso numero di pasti da preparare ogni giorno a seconda dei turni e dell’affluenza.

Ma, cosa più importante di tutte, Hospes si è messa da subito a completa disposizione per creare soluzioni su misura nel rispetto delle direttive generali e di quelle specifiche del cliente, durante e dopo l’emergenza, in modo da garantire servizio e sicurezza all’azienda cliente e di conseguenza ai suoi lavoratori. Customer care e grande interazione con il cliente, il segreto per gestire al meglio una pandemia globale.

 

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