Asilo nido: come scegliere quello giusto

Come scegliere l’asilo nido giusto? Tanti genitori si fanno questa domanda nel momento in cui iniziano a programmare la vita quotidiana dopo un nuovo arrivo in famiglia.

Si inizia ad andare agli open day dei vari asili nido presenti sul territorio, sia comunali che privati, si prendono informazioni, si incontrano educatrici e si valutano gli spazi. E poi? Come capire se è un buon nido? E quali sono le domande da porre per poter prendere la decisione migliore?

Scegliere il nido giusto

L’asilo nido è un grande passo e un cambiamento per tutta la famiglia. Dopo la nascita, i bambini stanno per mesi al sicuro tra le braccia di mamma e papà, vivendo un periodo in cui tutto è sospeso, magico e dedicato alla nuova vita. 

Nel momento in cui si decide di procedere con l’iscrizione all’asilo nido, si accetta che sia anche qualcun altro a prendersi cura dei nostri bambini. Di conseguenza, la scelta non può essere affrettata. 

I segnali per un servizio di qualità

Abbiamo chiesto a Cristina Gamba, responsabile di Pulcini&Co, la divisione Elior dedicata ai servizi per l’infanzia, di riassumere i punti chiave ai quali fare attenzione per accertarsi che l’asilo nido offra un servizio di qualità. E quindi che sia quello giusto per i nostri bambini.

“Nel primo incontro con il servizio possiamo scoprire molto – spiega -. In un buon nido si deve respirare accoglienza, apertura verso l’altro”. Durante l’open day, la coordinatrice spiegherà come si lavora e come si svolge la giornata al nido. “Spesso si usano paroloni o laboratori saltuari come attrazione per le famiglie ma non sono queste proposte che dovrebbero far propendere per un nido piuttosto che per un altro”. 

Riconoscere un buon nido

Un buon nido:

  • Rispetta l’unicità del singolo, mettendo i bambini nelle condizioni di sperimentare e provare, di sbagliare e riuscire, sempre supportati dalle educatrici, che sono lì con e per loro. 
  • Ha spazi ordinati, non troppo pieni né troppo vuoti, con materiali naturali ad altezza bambino, allestimenti semplici e non esageratamente colorati. 

Questi aspetti possono essere valutati al primo incontro ma ci sono poi alcune domande da porre all’equipe dell’asilo nido. 

  • Qual è la filosofia educativa?
  • Quali sono le esperienze che giornalmente vengono proposte ai bimbi?
  • Quale importanza si dà all’autonomia e alla competenza emotiva?

L’importanza di uno spazio esterno

Negli asili nido targati Pulcini&Co si persegue l’outdoor education, un approccio che implica gioco libero all’aperto in ogni stagione e spazi esterni progettati per favorire esperienze multisensoriali. 

Va da sé, quindi, che nel momento di scegliere un nido occorre valutare anche la presenza di uno spazio esterno e come e quanto viene utilizzato. “Possiamo chiedere se è presente un progetto o una programmazione annuale delle esperienze proposte”.

Alimentazione al nido

Un altro punto da indagare riguarda l’alimentazione al nido, intesa non solo come fruizione dei pasti ma anche come educazione alimentare dei piccoli

Meglio informarsi su quale valore educativo si dà al momento del pasto, se ai bambini viene proposta un’ampia varietà di cibo, se il personale è pronto in caso di emergenze. 

“È importante anche sapere se sono previsti momenti di condivisione con i genitori rispetto al percorso di crescita del proprio figlio e, se sì, con quali strumenti. Ci sono incontri di sostegno alla genitorialità? La famiglia è pensata come parte integrante del progetto educativo, in un’ottica di compartecipazione?”.

L’ambientamento

Una volta identificato il nido giusto, si passa alla pianificazione dell’ambientamento, cioè quella fase delicata nella quale i bambini (e i genitori) si abituano pian piano alla vita dell’asilo nido. 

“Chiediamo come si svolge e in che modo è prevista la presenza del genitore, fondamentale sia per il piccolo che per il genitore – suggerisce Cristina -. Ricordiamoci che vanno rispettati i tempi dei bambini, quindi chiediamo se sono prestabiliti e se si possono modificare nel caso ci si accorga di avere bisogno di più tempo”. 

Infine, una rassicurazione per tutti i genitori. “È importante lasciare i nostri figli alle cure di professionisti dell’educazione. Non dimentichiamo mai che oggi gettiamo le basi per gli adulti che saranno. Educhiamoli all’autonomia, alla gentilezza, all’empatia… e avremo un mondo migliore!”.