L’irresistibile avanzata dei prodotti senza glutine

Negli ultimi anni sono aumentati sugli scaffali dei supermercati i prodotti senza glutine e lattosio, migliorando la qualità della vita e la varietà in cucina di celiaci e intolleranti, che fino a qualche anno fa potevano contare su un ventaglio di scelta decisamente più ridotto.

Lo conferma anche l’Osservatorio Immagino di Nielsen GS1 Italy, che ogni anno studia l’andamento dei consumi alimentari italiani fotografando nuovi trend e abitudini a tavola.

Il boom dei prodotti gluten free

Una delle tendenze più forti e in continua crescita in Italia riguarda proprio l’attenzione rivolta dal mercato al segmento degli intolleranti, soprattutto per quanto riguarda glutine e lattosio: nel 2019, infatti, le vendite per queste due tipologie di intolleranza sono aumentate del 2,6% (crescendo di quasi un punto percentuale in più rispetto al 2018).

Qualche numero tratto dall’Osservatorio Immagino per inquadrare meglio il fenomeno:

  • I prodotti per intolleranti sono 9.431 (il 13,1% del totale dei prodotti food)
  • Generano 3,7 milioni di euro di vendite, il 14% del totale

Queste cifre si riferiscono all’insieme di prodotti venduti nel canale degli ipermercati e supermercati che in etichetta o sul packaging recano loghi o scritte immediatamente riconducibili al mondo delle intolleranze alimentari, come “senza glutine (crossed grain)” e “senza lattosio”.

I prodotti per celiaci al supermercato

Del resto, siamo più attenti a quel che mangiamo, leggiamo le etichette, facciamo più controlli medici e le aziende se ne sono accorte. È più semplice rispetto a un tempo trovare menu per celiaci nei ristoranti o nelle mense aziendali (anche noi in Elior abbiamo lavorato a contatto con l’Associazione Italiana Celiachia per portare menu senza glutine in 700 scuole italiane e ricette gustose nei ristoranti aziendali).

Il risultato è un aumento verticale delle produzioni ad hoc per celiaci, che così possono contare su un assortimento sempre più ampio e variegato di alimenti, sia di base, come le farine senza glutine, sia già pronti.

Un esempio?

Nel 2019 nei supermercati e ipermercati italiani si poteva scegliere tra ben 9.431 prodotti presentati come senza glutine o senza lattosio, ovvero il 13% di tutto l’assortimento food e il 14,5% delle vendite totali (esclusi acqua e alcolici).

A cosa si deve questo aumento? Principalmente a una migliore e più chiara comunicazione sui packaging dei prodotti, che hanno reso immediatamente distinguibile a una prima occhiata il proprio essere adatto ai celiaci o senza lattosio o gluten free.

Se mi servono prodotti celiaci, insomma, e li individuo più facilmente sullo scaffale sarò più portato a infilarli nel carrello.

La vendita dei prodotti senza glutine

Analizziamo più nello specifico il mondo delle intolleranze al supermercato.

A dominare vendite e consumi sono i prodotti gluten free, che rappresentano il 14% del totale dei prodotti analizzati e il 13,8% del totale delle vendite.

Ma attenzione al claim: a segnare l’aumento maggiore sono i prodotti accompagnati dalla scritta “senza glutine”, che hanno generato l’11,5% del sell-out (+ 1,7% rispetto al 2018). Tra questi, le performance di vendita migliori sono:

  • Elaborati di carne bovina, come gli hamburger
  • Maionese
  • Affettati
  • Uova di Pasqua

La spiga barrata dell’Associazione Italiana Celiachia

C’è poi l’altra famiglia di prodotti per celiaci, ovvero quella con la spiga barrata sul packaging che segnala l’approvazione dell’Associazione Italiana Celiachia.

In questo caso, parliamo del 2,7% dei prodotti totali, che generano il 2,3% delle vendite totali del settore food. Il trend interessante riguarda però la crescita di questi prodotti, che nel 2019 ha registrato un’espansione del giro d’affari del 2,8% grazie all’aumento sia dell’offerta che della domanda.

Di quali prodotti parliamo in particolare? Le categorie cresciute maggiormente sono state:

  • Preparati per brodo
  • Affettati
  • Surgelati
  • Panificati
  • Pasta