Maggiorana: proprietà della pianta toccasana per l’umore

Simbolo di felicità, serenità e fortuna, la maggiorana è una pianta aromatica molto apprezzata in cucina e dalle notevoli proprietà benefiche per l’organismo.

Appartiene alla famiglia delle Labiate, della quale fanno parte anche origano, timo, cumino, finocchio e anice, ovvero sapori tipici della nostra tradizione culinaria e della Dieta Mediterranea. Molti confondono la maggiorana con l’origano, cui in effetti somiglia molto: ma come nel caso del prezzemolo riccio, più delicato rispetto al prezzemolo liscio, anche la maggiorana ha un gusto meno deciso dell’origano.

Le proprietà della maggiorana

La maggiorana è considerata un vero toccasana per l’umore e un formidabile alleato contro lo stress: grazie alle sue proprietà, infatti, favorisce il rilassamento muscolare, riduce l’ansia, l’insonnia e il nervosismo.

Inoltre, è molto ricca di vitamina C e minerali come ferro, calcio, rame, potassio, magnesio e zinco, e ha un effetto antispasmodico, espettorante e sedativo. I flavonoidi di cui sono ricche sia le foglie che i fiori favoriscono la digestione e l’olio essenziale in vitro ha dimostrato attività antibatteriche e fungicide.

Ecco perché spesso gli erboristi usano la maggiorana nella preparazione di tisane adatte ad alleviare disturbi digestivi, flatulenza, emicrania e diarrea.

L’uso della maggiorana in cucina

Chi non ha mai accarezzato con le mani una pianta aromatica per poi annusarne il benefico profumo? Facendolo con la maggiorana si ha immediatamente la sensazione di entrare in una cucina italiana e assaporare i piatti tipici del Mediterraneo.

Come scritto prima, il gusto e profumo della maggiorana ricordano un po’ l’aroma dell’origano e le sue foglie si usano spesso sia fresche che essiccate.

È molto indicata per pesci, zuppe, carni bianche o nelle verdure sia crude che cotte e, come il collega origano, trova largo impiego anche nei primi piatti e ovviamente sulla regina della cucina italiana: la pizza. L’importante è aggiungerla sempre alla fine della cottura, in modo da non alterarne le proprietà organolettiche. Un consiglio? Provatela anche sui formaggi freschi insieme a un filo di olio extravergine di oliva, è ottima!

Si può usare la maggiorana, così come tutte le altre erbe aromatiche, anche per dare sapidità ai piatti, limitando così l’uso del sale e migliorando la propria salute.

Tra mito e leggenda: storia della maggiorana

Essendo una pianta mediterranea, la maggiorana è conosciuta da migliaia di anni, tanto che la sua origine è avvolta nella mitologia greca.

La sua denominazione, ovvero Amaracus majorana o Origanum amaracus, deriva da Amaraco, giovane ufficiale che viveva nel palazzo del re di Cipro, Ciniro. Un giorno ruppe un vaso contenente una fragranza molto pregiata e per il dispiacere dell’errore commesso…si lasciò morire.

Il suo gesto estremo commosse a tal punto gli dei che decisero di trasformarlo in una pianta: nacque così la maggiorana, erba aromatica che trovò sempre un grande uso nella nostra società.

Due curiosità: prima del luppolo, l’ingrediente principale utilizzato nella preparazione della birra era la maggiorana. E durante le due guerre mondiali, quando carestia e miseria erano all’ordine del giorno, molti usavano la maggiorana al posto del tabacco.