Il futuro della Dieta Mediterranea? Rispondono le influencer
Qual è il futuro della Dieta Mediterranea? Uno stile di vita con origini così antiche può trovare spazio per rinnovarsi e restare al passo con i tempi? Come mangeremo nel 2040? Queste sono alcune delle domande che abbiamo fatto a blogger e influencer durante la settimana dedicata proprio alla Dieta Mediterranea, per provare insieme a immaginare uno scenario nuovo per la dieta più famosa del mondo.
Ben 15 influcencer del mondo di food, lifestyle e fitness, 3 gruppi suddivisi per tema, innovazione, nutrizione e sostenibilità guidati da un ospite di eccezione, Federico Ramponi, docente, consulente e ricercatore nell’ambito della “creatività generativa” legata all’innovazione. A ospitare l’evento la Food Academy Elior, un luogo dove quotidianamente si fa il futuro della ristorazione attraverso panel, tecniche innovative e formazione.
Il workshop sulla Dieta Mediterranea
Un’occasione per aprire una finestra sul futuro più vicino e cercare di definire uno scenario possibile. Non si può prevedere cosa accadrà tra 20 anni ma il futuro si può immaginare e progettare, definendo scenari plausibili sulla base delle competenze e dei trend in via di sviluppo. Per quanto la Dieta mediterranea faccia parte della nostra quotidianità, si tratta di un argomento sempre molto attuale e facilmente sarà soggetta a cambiamenti nel medio e lungo termine. Questo grazie all’aumento della popolazione, al calo delle risorse disponibili, e alla tecnologia sempre più efficace.
Ma perché fare un workshop così proprio con le influencer? Le influencer sono ormai figure chiave che, prima ancora di essere divulgatrici di informazioni, percepiscono le informazioni e i trend. Tutto questo è molto importante per far emergere input interessanti e costruire ipotesi plausibili, nonché provare a rispondere alle nostre domande. Per raggiungere il nostro scopo abbiamo diviso i nostri ospiti in 3 gruppi, dando a ciascuno lo scopo di approfondire ogni singolo argomento.
I temi del workshop
La Dieta mediterranea è molto più di quello che mangiamo: è uno stile di vita. Il tema della nutrizione, tuttavia, rimane centrale: in fondo, la Dieta Mediterranea è un modello nutrizionale ispirato alle abitudini dei paesi europei che si affacciano sul bacino del Mar Mediterraneo. Questo modello si può considerare ancora attuale? Che evoluzione può avere in un prossimo futuro?
Proprio da questo spunto deriva il secondo tema, quello dell’innovazione. Quando si parla di Dieta mediterranea si pensa sempre alle tradizioni: sarà possibile integrare le innovazioni tecnologiche alimentari?
Lo stile di vita mediterraneo è salutare per le persone: lo è anche per l’ambiente? Questa domanda introduce il terzo tema, molto attuale, della sostenibilità. Le regole per lo stile di vita possono aiutare a combattere gli sprechi alimentari? Vediamo se siamo riusciti a dare una risposta a queste domande, per capire come Elior possa contribuire, per rendere concreti i nuovi orizzonti appena prospettati.
La visione del futuro della Dieta Mediterranea
Come abbiamo scritto, la Dieta Mediterranea fa certamente parte della tradizione. Cerchiamo però di capire cosa si intende per "tradizione": quello che è emerso dal lavoro delle influencer è che la tradizione non è mai percepita come statica ma necessita sempre di un aggiornamento, di cambiamenti, di stare al passo con i tempi. Per esempio, oggi ci sono nuove esigenze nutrizionali dettate anche dal cambio di stile di vita, nuovi alimenti da approfondire tra cui i cosiddetti "super food". La piramide alimentare concepita ormai decenni fa è ancora attuale, ma necessita un aggiornamento per introdurre tutte queste novità. Proteggere la connessione tra cibo e territorio, trovare una via di mezzo tra local e global favorire l’impegno per la sostenibilità senza diventare estremisti del km0.
Quali sono le vere sfide che ci aspettano, per alimentarci in modo sano ed equilibrato rispettando il pianeta?
La riduzione del consumo di carni rosse è il primo pensiero emerso dal nostro brain storming, seguito dal rispetto della stagionalità degli ingredienti che fan bene sia all’ambiente che alla salute, e dal privilegio del km intelligente sul km0.
Per km intelligente intendiamo più attenzione alla provenienza degli ingredienti, condivisione e collaborazione, come per gli orti sui tetti o condominiali. Un orto urbano che si estende su un tetto di 14.000 metri quadri sarà inaugurato a Parigi nella primavera del 2020 ma anche Milano si sta muovendo in questo senso: nel 2030 potrebbe arrivare a rinverdire oltre 10 milioni di metri quadrati di tetti.
La massima d’ordine è anche ridurre gli sprechi, se non addirittura evitarli: per fare questo ci vengono in aiuto la tecnologia e le filiere per la ridistribuzioni degli eccessi.
Scenari futuri
La Dieta Mediterranea, dichiarata Patrimonio dell’Unesco, è un modo di vivere. Non basta alimentarsi in modo sano ma è necessario privilegiare anche la convivialità dei pasti, dedicare alla tavola il tempo giusto e fare movimento. Dobbiamo incentivare i progetti di Educazione Alimentare sin dalla più tenera età, per abituare i bambini a uno stile di vita sano e sostenibile.
Tutto ciò aprendo le porte anche alla condivisione di ingredienti e tradizioni di altre culture, che possono soltanto arricchire il già vasto panorama della Dieta Mediterranea.