La Pasqua è arrivata e abbiamo chiesto ai nostri Chef Elior cosa non può mancare in tavola in occasione di questa importante festa e i nostri colleghi non hanno avuto dubbi: hanno risposto le uova!
Queste, oltre che un gustoso alimento, sono anche il simbolo principale delle festività pasquali. L’usanza di regalare quelle di cioccolato - con o senza la sorpresa all’interno - è relativamente recente ma l’uovo ha rappresentato la nascita e la rigenerazione della vita fin dagli arbori della civiltà.
Per gli antichi egizi la storia ha inizio con l’Oca del Nilo che depone l’uovo cosmico dal quale uscirà il dio Ra, ovvero il sole. Anche per l’induismo l’uccello divino depone l’uovo primordiale dal quale fuoriesce la divinità Brama e le due metà danno origine al cielo e alla terra. Anche nell’antica Cina la creazione del mondo ad opera del dio Pangu avviene separando il tuorlo-cielo dall’albume-terra. Non stupisce allora che il Cristianesimo lo abbia scelto come rappresentazione del sepolcro in cui riposa il germe della vita, ovvero Cristo risorto.
Che siano colorate o meno, le uova accompagnano i menu tipici della Pasqua e anche noi vogliamo contribuire con qualche piccolo consiglio per gustarle in alcune preparazioni da portare con sé nel cestino da pic-nic, magari in occasione della tradizionale gita fuori porta.
La prima proposta è la torta pasqualina, dolce tradizionale delle feste, composto da pasta sfoglia che contiene al suo interno oltre a spinaci lessati (ma vanno bene anche erbette o altra verdura a piacere) anche la ricotta sulla quale vengono adagiate le uova che poi con la cottura diventeranno sode.
Un’altra simpatica combinazione per le uova sono le frittate, che possono essere completate a piacere con verdura di stagione come asparagi, carciofi o piselli, e mangiate come ripieno in un panino imbottito. Per chi non avesse ancora avuto modo di provare, consigliamo la frittata ai fiori di zucca, una variante delicata ma non per questo meno saporita.
Anche le semplici uova sode affettate possono arricchire i nostri tramezzini preferiti, rendendoli più gustosi così come possiamo portarci nel cestino della gita qualche uovo sodo dal guscio colorato. Del resto si racconta che anche il sommo poeta Dante Alighieri, interrogato su quale alimento fosse il più buono, abbia risposto proprio l’uovo sodo!