La ristorazione collettiva come esigenza di una società in evoluzione

La ristorazione collettiva è l’attività di preparazione e consegna di pasti su larga scala rivolto a comunità di persone (militari, studenti, lavoratori, degenti ospedalieri).

A differenza della ristorazione commerciale, i clienti della ristorazione collettiva sono abituali e fanno uso del servizio in modo continuativo, contribuendo economicamente solo in alcuni casi. Le mense sono un servizio di ristorazione funzionale, non di piacere, e per questo il costo, il più delle volte, è a carico dell’azienda.  

Le principali forme di ristorazione collettiva 

Ogni forma di ristorazione collettiva deve adattarsi alle esigenze specifiche della clientela che ne deve usufruire. Aspetti nutrizionali e igienico sanitari sono considerati in modo assolutamente rigoroso, con standard qualitativi costanti ma mutevoli in base alle diverse esigenze degli utenti, come il caso delle diete gluten free.

Chef, nutrizionisti e medici lavorano congiuntamente per preparare menù bilanciati, buoni e salutari pensati ad hoc in base alla tipologia di clientela.

Ristorazione collettiva: differenza tra convenzionale e collettivo

Quando si parla di ristorazione collettiva, ci si riferisce a due tipologie di servizi offerti: sistema convenzionale e legame collettivo. Nel primo caso i cibi vengono cotti e immediatamente distribuiti ai consumatori nel medesimo luogo. Per quanto riguarda il legame collettivo invece, cottura e distribuzione dei pasti avvengono in sedi e tempi diversi. Gli alimenti vengono cotti all’interno di grandi centri (centri di cottura) dai quali escono pronti per la distribuzione, la consegna e il consumo all’interno delle mense.

Ristorazione: un po’ di storia

La ristorazione è stata di fondamentale importanza nella storia della civiltà. Il concetto di ristorante, come luogo in comune dove venivano serviti pasti, è infatti testimoniato già agli albori della civiltà nel codice di Hammurabi. Gli awilu, le persone di rango elevato della società babilonese, avevano un pensiero avanguardista a tal proposito. La ristorazione non solo intesa come necessità primaria, ma come coccola da farsi perché spesso accompagnata da balli e canti. Possiamo quindi dire che la ristorazione è nata in primis per esigenza di socializzare e si è adattata in funzione delle necessità di una società in continua evoluzione. 

Basti pensare le taberne romane, nate anch’esse come punto di ristoro e socializzazione, o le locande medievali, che offrivano anche la possibilità di pernottare nel periodo in cui gli spostamenti iniziarono a diventare abitudine. In ultimo, il concetto di ristorazione moderna, che è  ideato in Francia nel 1765 da un certo Boulanger con il  suo ristorante chiamato «Champ d’Oiseaux» o «Chantoiseau» situato nei pressi del Louvre in Rue des Poulies. All’epoca serviva perlopiù brodi e consumé definiti ristoratori, idea che piacque moltissimo ai parigini di ceto medio alto  e che si diffuse molto rapidamente in tutta Parigi.

L’importanza della ristorazione collettiva nella storia

Non è da meno la ristorazione collettiva, che è un’invisibile protagonista della società dalla metà degli anni ’50 ad oggi, soprattutto dopo il boom economico che ha visto nascere mense in fabbriche e successivamente nel settore terziario. Nate per necessità, mense in asili, in scuole, in aziende e ospedali sono state une delle chiavi per la trasformazione del concetto di famiglia da patriarcale a nucleare. 

Ristorazione collettiva: la nostra filosofia

Elior non si limita a servire semplicemente i pasti ma si occupa della comunità a 360°, con una ristorazione innovativa, attenta alle diverse realtà e con un occhio puntato sul benessere della persona, che inizia a tavola. 

Per questo motivo:

  • Ci avvaliamo di tecnologie all'avanguardia per ordinare i piatti, come applicazioni che fanno risparmiare tempo e permettono di programmare i menù in base alle proprie esigenze nutrizionali.
  • Creiamo le condizioni ideali per consumare pasti in ambienti confortevoli e accoglienti, ideati e sviluppati con strutture adattabili a ogni spazio e prodotte con una particolare attenzione all’ecologia e all’ambiente. 
  • Con i progetti No Waste impariamo e insegniamo ai nostri fruitori a scegliere materiali sostenibili - ad esempio limitando il consumo di plastica - riciclabili e riutilizzabili come le posate in acciaio e i vassoi sanificati, inoltre insegniamo a dare nuova vita a scarti e avanzi. 
  • Sostenibilità che è alla base della nostra filosofia, sono infatti tanti i progetti educativi per insegnare una regola ormai necessaria: non sprecare! 
  • I nostri progetti educativi coinvolgono gli adulti ma soprattutto i bambini, molto più sensibili a queste tematiche. Un po’ meno sensibili quando si tratta di mangiar verdure, ed ecco che con le nostre pedagogiste insegnare ai bambini la corretta alimentazione diventa un gioco per loro e per voi   
  • Sono altissimi gli standard igienico sanitari a cui facciamo fede, con certificazioni che garantiscono ogni passaggio della filiera di produzione, dalla scelta degli ingredienti, passando per i centri cottura, per finire alla consegna dei pasti.
  • Piatti che devono essere nutrizionalmente equilibrati e per questo ci affidiamo ai nostri nutrizionisti, che progettano menù fedeli alle principali linee guida della Dieta Mediterranea, uno stile di vita, più che un semplice elenco di alimenti da mangiare